Fermare il progressivo spopolamento dei piccoli borghi, evitare l’abbandono di quei luoghi che creano l’identità profonda dell’Italia, puntellata di piccoli centri a carattere rurale, dove è forte il senso di comunità.
Creare nuove ragioni per restare, per dare vita ad un nuovo rinascimento territoriale imperniato sul turismo e l’accoglienza, questi gli obiettivi della seconda edizione (versione autunnale) della prima School di Turismo Ispirazionale che si terrà a Civita dal 18 al 24 Novembre prossimi.
Innovazione, sostenibilità, accoglienza e valorizzazione delle risorse: questi i cardini attraverso cui trasformare i limiti, come l’isolamento, in opportunità per viaggiatori e nuovi abitanti.
A racchiudere tutti questi elementi, una particolare forma di turismo, quello ispirazionale, che mette al centro dell’attenzione la persona (che parte e che accoglie) e l’ispirazione che cerca di trovare attraverso il viaggio, anche interiore, che sta per intraprendere.
L’obiettivo di questa School è proprio quello di esplorare il mondo del turismo ispirazionale e le sue opportunità di creazione di valore, soprattutto in aree interne e a rischio spopolamento.
L’idea è venuta a Silvia Salmeri, fondatrice di Inspirational Travel Company, nata a Bologna da genitori siciliani e che da qualche anno, per ragioni di cuore e lavorative si è ritrovata a vivere buona parte dell’anno in Calabria.
Qui si è riconciliata con le sue origini e ha compreso quanto il sud e i piccoli paesi a rischio di abbandono abbiano immense risorse sommerse, e quella qualità della vita non più garantita dai ritmi frenetici delle città. L’obiettivo di Silvia è che attraverso la School possano innescarsi connessioni durature che stimolino azioni costruttive per questi territori tanto fragili, quanto ricchi di risorse a cui guardare con uno sguardo diverso.
La School è strutturata secondo un approccio pratico. Ha l’obiettivo di mettere in relazione docenti e formatori che si occupano di rigenerazione territoriale con tutti coloro che si approcciano alla progettualità e allo sviluppo locale nei borghi. La partecipazione alla school è aperta anche ad host, progettisti, amministratori, operatori culturali, ristoratori e tutti coloro che desiderano sviluppare maggiori competenze, accrescere la rete professionale e ispirarsi per nuovi progetti e metodologie.
Civita, il piccolo borgo italo-albanese del Pollino, in provincia di Cosenza, ospiterà la seconda edizione della School dal 18 al 24 novembre nell’ambito del progetto Mea Memoria avviato dall’Associazione Gennaro Placco, con la donazione della Lega Calcio nazionale serie B. A seguito della tragedia del Raganello in cui persero la vita 10 persone, il progetto in corso è iniziato con l’intervento dell’antropologa Anna Rizzo. Attraverso la metodologia dell’antropologia applicata sta svolgendo sul territorio sopralluoghi e interviste alla comunità con l’obiettivo di riconnettere il territorio alle persone e rigenerare la memoria dei luoghi e l’uso consapevole del territorio.
“Si lavorerà in maniera collaborativa attraverso degli incontri, promuovendo occasioni di riflessione, di studio e di azione. Lo sviluppo di una comunità, chiamata a partecipare e ad avere voce nelle decisioni che la riguardano è una comunità competente, che conosce i suoi problemi, la sua realtà e le risorse di cui dispone, capace di circoscrivere progetti di sviluppo mal direzionati. Il documento etnografico raccolto sarà tradotto in strumenti di comunicazione (fisici e digitali) volti a trasferire alla comunità locale e ai visitatori il valore del territorio, saperi e memorie locali al fine di diffondere conoscenza e responsabilità diffusa, per stimolare l’approccio responsabile delle risorse e una maggiore consapevolezza della sua qualità e delle sue fragilità che possono diventare punti di forza se ben direzionati”. (Anna Rizzo)
“La donazione della Lega Calcio Nazionale serie B ci ha dato l’opportunità di investire in cultura: cultura della memoria, cultura della conoscenza e cultura dell’accoglienza turistica. Queste devono necessariamente intrecciarsi per veicolare la giusta percezione del territorio.
Civita è molto attraente per i viaggiatori italiani ed esteri e in 10 anni, seppure ha subito un forte spopolamento, tuttavia ha registrato un incremento di strutture ricettive e di servizi turistici.
Gli host e i gestori dei servizi turistici veicolano l’immagine e l’uso del territorio, per questo ci è sembrato necessario coinvolgerli in questa seconda fase del progetto Mea Memoria. Il fine è quello di creare una nuova consapevolezza e costruire insieme l’immagine unitaria del nostro villaggio che oggi più che mai ci chiede di essere riguardato con maggiore rispetto e con spirito solidale e collaborativo. L’Associazione Placco ha voluto offrire la formazione gratuita agli operatori di Civita e dare questa importante opportunità al territorio, auspicando una partecipazione attiva di tutti i gestori dei b&b e i piccoli imprenditori che si occupano di accoglienza attraverso la ristorazione e le attività culturali.
Dopo la School sarà realizzato dallo staff di Inspirational Travel Company il portale web Civita Umana, un altro importante tassello affinché Civita sia veicolata al mondo dalla community turistica del nostro splendido borgo, attraverso i principi del turismo responsabile e sostenibile, gli unici che possono garantire la tutela e la crescita sociale del nostro territorio.
A tal proposito, proprio a Novembre si terrà a Civita la seconda fase dell’adesione alla Carta Europea del Turismo Sostenibile da parte delle imprese all’interno del Parco nazionale del Pollino. Aderiremo all Carta con gli obiettivi di migliorare la nostra offerta e la nostra relazione con l’Area Protetta; migliorare il nostro comportamento ambientale e sostenere lo sviluppo locale e la conservazione del patrimonio. “.
L’Inspirational Travel School gode del patrocinio del Comune di Civita e dell’Ente Parco nazionale del Pollino, è media partner Italia Che Cambia.
Stefania Emmanuele
Project manager, referente del progetto Mea Memoria
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